Non dare il giusto peso, ma la giusta leggerezza
Il coraggio di cercare il lato bello delle cose
Fa rima con gentilezza e ci assomiglia anche un po’, la leggerezza. Così fraintesa e rara, scambiata spesso per superficialità viene usata poco nei discorsi e ancor meno nelle situazioni. Il fatto è che ci prendiamo tanto sul serio, un investimento di energie e concentrazione che a volte ci toglie la capacità di godere del momento. Altre volte invece abbiamo così tanti pensieri e così tanta fatica addosso che sembra impossibile liberarsene anche solo per un minuto. Ma pensare con leggerezza non significa essere persone leggere. Anzi, spesso chi vive con leggerezza porta dei pesi che nemmeno immaginiamo, ma fa la scelta coraggiosa di sorridere alla vita.
La leggerezza è saggezza. È la sintesi dell’approccio zen che ogni mattina Trenord ti spinge ad abbracciare, è la sospensione del giudizio verso persone, cose, scelte. È saper mettere le cose in prospettiva velocemente, dedicarvi il giusto tempo. Serve una grande conoscenza di sé e tanta esperienza per riuscire a farlo, e penso che la leggerezza - come la gentilezza del resto - sia un toccasana per anima e cuore, perché chi la mette in pratica, o sa coglierla intorno a sé, si sente subito meglio.
Leggerezza è tra le parole guida di Silvia Jazzarelli, una delle persone più vulcaniche e creative che ho avuto la fortuna di incontrare nella mia vita e con cui ho avuto anche il piacere di lavorare. Da oltre un anno accompagna adulti e bambini attraverso percorsi di creatività, e lo fa utilizzando in particolare uno strumento: un silent book dalle infinite possibilità.
Sei una coach creativa, ci spieghi cosa significa?
Accompagno le persone nell’esplorazione delle proprie potenzialità per raggiungere obiettivi individuati. Mi metto in ascolto, faccio domande e stimolo pensieri e intuizioni attraverso un’esperienza creativa libera da giudizio. In questo modo le persone prendono consapevolezza e scoprono qualcosa in più di sé, di ciò che sono e sentono, ma anche di come entrare meglio in relazione con gli altri.
Sei anche Direttrice Creativa di un’agenzia pubblicitaria ed editoriale. Qual è il twist della storia?
A un certo punto della mia carriera mi sono sentita distaccata dalla creatività pura. Ho fatto formazione personale e professionale e mi sono resa conto che le parole che mi accompagnano da sempre sono creatività, valore e leggerezza. Per me è importante creare, progettare, dare una forma a qualcosa che abbia un significato di valore, che poi è quello che nel mio lavoro fa la differenza. Leggerezza è fare divertendosi, è trovare il lato bello. Mi piace abbinarla alla gentilezza, perché quando fai le cose col cuore non ti pesano. Fa tutto parte di una cosa sola, che sei tu. È da qui che è nato Filobook.
Ci racconti come funziona e perché è un progetto gentile?
Filobook nasce come un silentbook per bambini, un libro fatto di immagini, senza le parole. Si apre a fisarmonica dispiegando uno scenario adatto a contenere qualsiasi storia che ci immaginiamo, e allo stesso tempo lascia spazio a tutte le storie che vedono gli altri. Per questo è un progetto gentile, perché non impone nulla, al contrario apre mille opportunità.
IMO, la scimmietta azzurra protagonista del libro, rappresenta il cambiamento. Perché? E perché hai scelto proprio questo colore per lei?
Per creare questo personaggio ci siamo ispirate alla leggenda della centesima scimmia: quando un nuovo comportamento viene imitato da 99 scimmie, alla centesima risulta acquisito anche dove prima non esisteva. IMO è una scimmia diversa dai suoi “simili”, è curiosa e aperta al nuovo, è sensibile e attenta agli altri.
Osserva, scopre, sperimenta e condivide con entusiasmo piccoli gesti che hanno un impatto positivo sugli altri. Abbiamo scelto di farla azzurra perché per me è un colore guida: era il colore degli occhi degli occhi di mio papà, di mia nonna. Inoltre è un colore che apre, ti permette di spaziare tra gli elementi, è immenso, è espansione, è possibilità. Io mi sono sempre sentita rossa (energia, passione, movimento) e il blu è la mia calma.
Filobook ti porta a entrare in contatto con persone di diverse fasce d'età: adulti, adolescenti e bambini. Cosa hai imparato lavorando con loro che ti porti dietro nella tua vita personale?
Che non c’è giusto o sbagliato, c’è rispetto di quanto emerge da noi e dagli altri. Ogni visione porta un contributo in più e la cassa di risonanza del pensiero condiviso ne aumenta l’impatto e la forza.
L'immaginazione e la creatività spesso vengono scambiate per sinonimi, ma in cosa si differenziano?
L’immaginazione aiuta a vedere ciò che non c’è o deve ancora accadere. Grazie a immagini che si creano nella nostra mente diamo una forma a qualcosa che non sappiamo realmente come sia, oppure che non esiste o che semplicemente ti porta lontano da dove sei in quel momento. Ci aiuta a “visualizzare” ciò che non è concreto, come ad esempio quello che sentiamo dentro di noi.
La creatività è lo step successivo, è immaginazione unita alla conoscenza. È la capacità di unire i puntini e creare qualcosa che prima non c’era: mettere insieme il percepito con il conosciuto, vedere le cose da altri punti di vista, aprire la mente e il cuore a ciò che non ci aspettiamo senza paura di sbagliare. È anche una visione del processo.
Qual è il gesto più gentile che hai fatto (o che fai ogni giorno) per te?
Esserci per le persone che mi stanno a cuore, ascoltarmi di più cercando di sospendere il giudizio, di concedermi spazi ed esperienze che rispecchino ciò che sento importante per me oggi.
Cos'è per te la gentilezza?
È innanzitutto rispetto di ciò che viviamo ogni giorno, che siano persone o situazioni.
È un piccolo gesto di attenzione verso l’altro o verso se stessi, accompagnato da un sorriso. Perché la gentilezza va praticata con leggerezza e autenticità.
Zollette
Piccole dosi di gentilezza
Bruno Munari. Tutto. Imperdibile la più grande mostra italiana su una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo. Merita una gita a Parma.
Nuokids: urban safari per bambine e bambini da zero a dodici anni. Una guida di luoghi per giocare, mangiare, leggere, riposare e divertirsi in Italia e nel mondo, scritta da chi vive queste esperienze in prima persona.
Le canzonine è un disco per bambini come si faceva una volta. 18 brani scritti e arrangiati da un papà (Enrico Gabrielli) per i propri figli, che ha coinvolto un manipolo di altri papà cantanti.
Belle parole
/Gurfa/
Questo termine arabo indica la quantità di acqua che può contenere il palmo della mano. Si riferisce a un’azione, ma non solo. L’immagine dell’acqua raccolta e tenuta in mano indica quanta vita un uomo può sperare di assaporare prima di lasciare la terra. Insomma Gurfa rivela anche un vivere senza alcun rimpianto, godendosi ogni istante.
Grazie per avermi letta fino a qui. Ti auguro una bella domenica.
A presto
Valentina
Grazie mille Valentina per avere dato voce al mio essere e sentire con così tanta chiarezza e delicatezza! 😍